Grimoldi interviene sui morti sul lavoro

Grimoldi: Non è accettabile che in Lombardia, con l’operaio deceduto oggi a Brescia, ci siano stati 49 morti (secondo dati CGIL, CISL e UIL) sul lavoro in undici mesi, come non è accettabile che in tutta Italia, stando ai dati di settembre, i morti sul lavoro fossero già oltre 700. Non è accettabile che ci siano più di due morti al giorno sui luoghi di lavoro. Serve un piano nazionale per la sicurezza sul lavoro, un piano da condividere con le Regioni: in Lombardia il neo governatore lombardo Attilio Fontana e la sua giunta regionale si sono già attivati in tal senso, ma per avere maggiori risorse e pratiche comuni uniformi serve una regia a livello nazionale. Chiediamo al Governo di attivarsi per un piano nazionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, che preveda incentivi e sgravi per chi investe nelle misure di sicurezza, di prevenzione e di controllo sui luoghi di lavoro, un piano che preveda maggiori ispezioni e maggiori sanzioni per chi non si adegua e per chi non garantisce il massimo della sicurezza sul posto di lavoro. servono maggiori risorse e strumenti, da estendere poi a tutte le Regioni.